dott.ssa Daniela Umiliata Psicologa Psicoterapeuta Psicodrammatista Junghiana |
ARTETERAPIA E PSICOSOMATICA
Il seminario teorico/pratico è articolato in due giornate. Prende l’avvio da un excursus storico, con riferimento ai principali autori in materia, per esplorare la dimensione psicosomatica, imparando ad osservare più attentamente come il rapporto psiche soma sia da leggere secondo un paradigma unitario. Occorre spostarsi da un modello interpretativo logico, legato alla legge di causalità, ad una lettura analogica, basata sul principio Junghiano della sincronicità, che coglie la coincidenza temporale di due o più eventi, non legati da un rapporto causale, ma che hanno uno stesso o un analogo contenuto significativo, che hanno un legame di senso. Il coordinamento dei processi psichici e di quelli fisici ha da intendersi come un fenomeno della sincronicità, ossia considerando il corpo nella visione unitaria tutto compartecipa di un unico evento. Le modalità di elaborazione psichica e somatica sono nelle caratteristiche di terreno dell’individuo e si può arrivare a parlare di dimensione d’organo. Nella seconda giornata si approfondisce il discorso della visione analogica delle funzioni organiche, con particolare riferimento alla dimensione respiratoria, intestinale, al cuore e al sangue, all’osso e alla pelle. Saranno presi in esame gli aspetti simbolici ed il significato del linguaggio in psicosomatica, per meglio esplicitare il concetto di dimensione d’organo in medicina psicosomatica. La comprensione di come si esprimono pensieri e fantasie nel paziente psicosomatico, conduce anche ad individuare i mezzi di intervento più idonei in tale ambito. Un ruolo fondamentale è giocato dall’immaginario, il cui linguaggio si articola attraverso metafore di elevato valore simbolico e che si caratterizza come via privilegiata nel processo terapeutico. Attraverso il linguaggio grafico-espressivo dell’arteterapia vi è la nascita di uno spazio immaginale in cui si può anche rappresentare la patologia psicosomatica, in un percorso volto a rendere comprensibile il sintomo somatico, con una dotazione di senso proprio, all’interno di quella specificità individuale, recuperando le immagini interne. L’immagine risulta immediatamente comunicante ed espressiva di un proprio esperire, attraverso quel produrre della creatività che è funzione passante per il corpo, disegnando, dipingendo, modellando, nel processo arteterapeutico. Come ci dice Jung ne “La funzione trascendente” (1957/1958): “Spesso accade che le mani sappiano svelare un segreto intorno a cui l’intelletto si affanna inutilmente.” L’importanza di questo elemento esperienziale è sottolineato anche dalla presenza di momenti di pratica che accompagnano entrambe le giornate del seminario. |
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